Dott.ssa Annalisa Carletti
Dott.ssa Annalisa Carletti
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
GIOCO COMPULSIVO
Negli ultimi anni si è assistito ad un consolidarsi, tra la popolazione italiana e non solo, dell’abitudine al gioco. Biglietti della lotteria, gratta e vinci, lotto, superenalotto, schedina e videopoker sono diventati “passatempi” della vita quotidiana, al pari di bere un caffè o fumare una sigaretta. Giocare è una attività gratificante e in alcuni casi permette di scaricare le tensioni quotidiane, ma a volte può diventare un problema psicologico, una vera e propria dipendenza.
Quand’è che il gioco diventa unadipendenza?
Per rispondere a questa domanda occorre valutare la frequenza, la durata e l’intensità con cui ci si dedica al gioco e alle conseguenze negative che si possono avere a livello fisico, sociale, psicologico e familiare. Molte persone con un disturbo da gioco patologico sviluppano malattie correlate allo stress: ipertensione, emicrania, ulcera. Spesso questo disturbo è associato a disturbi dell’umore, difficoltà nel controllo degli impulsi e uso di sostanze stupefacenti.
Come accorgersi se siamo dipendenti dal gioco?
I comportamenti elencati sotto sono alcuni degli atteggiamenti tipici di chi ha un problema con il gioco. È importante sottolineare che la lista non è esaustiva e soprattutto solo un terapeuta può fare una diagnosi, prendendo in considerazione altri elementi della personalità.
- il gioco diventa un comportamento persistente e ricorrente
- il gioco compromette le attività personali, il lavoro e le relazioni sociali
- la persona è totalmente assorbita dal gioco (pensa in modo eccessivo a quando ripetere la giocata o ai modi in cui procurarsi il denaro
- la persona ha bisogno di giocare con quantità sempre più grandi di denaro
- i tentativi di ridurre o interrompere il gioco non danno risultati oppure causano eccessiva irritabilità o ansia
- il gioco può essere un modo per alleviare la depressione, l’ansia o un senso di colpa
- la persona cerca di rincorrere le perdite e avverte il bisogno impellente di restare nel gioco (con puntate più alte e rischi maggiori di perdita)
- la persona mente ai familiari e agli amici per coprire le proprie attività di gioco
- la persona mette a repentaglio relazioni sentimentali, il lavoro, rendimento scolastico o opportunità di carriera a causa del gioco
- la persona fa affidamento su altri per reperire soldi per alleviare le perdite finanziarie
- la persona può compiere atti illeciti allo scopo di trovare soldi per giocare.