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                                                                                                        L’ansia è una reazione                                                                                                    psicofisica che si attiva in                                     risposta ad un pericolo o un evento negativo, immaginato o                                          reale. Possiamo pensare all’ansia come ad un allarme di 

un’auto: è un meccanismo utile se scatta al momento giusto e quando il pericolo c’è davvero. Entro certi livelli l’ansia ha conseguenze positive perchè migliora le prestazioni. Quando però è troppo intensa, causa molto disagio alla persona e produce conseguenze negative a livello di qualità di vita, relazioni sociali, funzionamento lavorativo.

L’ansia si può manifestare in diversi modi:

1) ATTACCO DI PANICO.

È un periodo circoscritto di paura molto intensa, che inizia in modo improvviso ed è accompagnato da senso di pericolo, paura di morire, paura di impazzire o di perdere il controllo. L’attacco di panico si manifesta con una serie di sintomi fisici e cognitivi: palpitazioni, tremori, sudorazione, sensazione di soffocamento, vertigini, brividi o vampate di calore, sensazione di irrealtà. Durante l’attacco di panico la persona avverte dei sintomi fisici molto forti (tachicardia, respiro affannoso, sudorazione..) e li interpreta come il segnale che starà per succedere qualcosa di catastrofico o mortale, come un attacco di cuore, uno svenimento, diventare pazzi, fare qualcosa di sconveniente dal punto di vista sociale.

Di solito la persona avverte il desideriourgente di fuggire dal luogo in cui si sta manifestando l’ansia e con il ripetersi degli attacchi tende ad evitare sempre di più i luoghi in cui pensa di non poter fuggire con facilità (supermercati, cinema, chiese, luoghi affollati, autostrade..).

Il primo attacco di panico si verifica in un periodo di particolare stress o di cambiamenti importanti nella vita della persona (laurea, matrimonio, cambio di lavoro, maternità..)

COSA FA LA PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE


Terapeuta e paziente collaborano nel trovare una soluzione al problema. Dopo aver spiegato come funziona l’ansia e il meccanismo del panico, il terapeuta aiuta la persona a trovare i pensieri ed i comportamenti sbagliati che contribuiscono a dare vita e a mantenere l’attacco di panico. Vengono insegnate strategie per modificare le convinzioni errate, per respirare in modo lento e per fronteggiare l’ansia. In modo graduale la persona affronta i luoghi o le situazioni che teme, ottenendo in prima persona i risultati positivi. In caso di necessità, il terapeuta può inizialmente accompagnare la persona durante questi esercizi. Col progredire della terapia il paziente apprende a gestire gli attacchi di panico, (che possono diventare meno frequenti) e a non esserne influenzato.

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